Perché tutto questo?

E' ora che lasci qualche memoria digitale di alcuni pensieri che mi accompagnano da tempo. Devo farlo altrimenti potrebbero essere sepolti da altra roba. La mia mente ha smesso di accumulare informazioni.
E' iniziato allora il processo di sostituzione dei contenuti della mia memoria invece del suo ingrandimento. Insomma invecchio. Lascerò qui traccia digitale dello scorrere del tempo e dei pensieri.

2012-08-10

IL PARADOSSO DELL'EFFETTO PLACEBO (1/X)

L’effetto placebo è uno degli eventi più strani in cui ci si può imbattere.
Il discorso coinvolge al suo interno migliaia di considerazioni concorrenti e diverse impostazioni di pensiero. 
Sarebbe facile collegare l'argomento con i miracoli o con il potere inespresso del cervello.
Questi tipi di approcci sono però, nella maggior parte dei casi, sostanzialmente sterili e banali nel senso che non aggiungono nulla di più al nostro meccanismo di comprensione del fenomeno o, meglio, chiudono il discorso.
Si rimanda a qualcosa di altrettanto oscuro e imponderabile e si abbandona il discorso.
Vorrei premettere che non vi saranno derive “strane” nel mio discorso su questo argomento ma proverò a trattare la cosa nel modo più asettico possibile. Per farlo non userò la sola razionalità perché verrebbero a cadere i termini stessi della questione.
Come è possibile che l'effetto placebo compia veri e propri miracoli? I miracoli sono dovuti all'effetto placebo? 
Come funziona l’effetto placebo?
Proviamo a definire alcuni elementi:
1)    Durante la guerra, visto che le scorte di morfina erano finite, ai feriti negli ospedali veniva somministrata una sostanza innocua e inefficace per lenire il dolore. Buona parte dei feriti, dopo l’iniezione del placebo, provava lo stesso effetto anestetico della morfina.
2)    Gli effetti quasi miracolosi del placebo sono innescati da un rito o da una manovra che simula qualcosa di altro. In qualche modo questa simulazione agisce sul cervello e ne condiziona lo stato complessivo.
3)    La suggestione agisce su qualcosa di altro. Il soggetto suggestionato entra in uno stato fisico-mentale che può definirsi “ricettivo”, potendo poi ricevere stimoli negativi o positivi in funzione del messaggio portato da colui che esercita la suggestione.
Ipotizziamo varie scene in cui un soggetto:
a)     riceva una benedizione da una figura religiosa,
b)    vada da un mago a farsi fare un amuleto
c)    utilizzi, senza saperlo, una soluzione fisiologica al posto della morfina.
Incredibile a dirsi ma l’effetto placebo non ha una spiegazione scientifica perché, come è evidente dagli esempi citati, è basato sullo stato di suggestione di colui che lo sperimenta.
Come potrebbe la scienza indagare nell’ambito della suggestione personale?
IMPOSSIBILE? 
No, semplicemente irrazionale..
Se vuoi capire  spegni l'emisfero 

sinistro. Accendi il destro.
Per addentrarci nello studio di questo fenomeno particolare dobbiamo pertanto scrollarci di dosso l’impostazione scientista e scie-me-ntista.
Con tale definizioni intendo un atteggiamento acritico e fideistico verso la scienza. La scienza diventa così un sistema di  riferimento legato a esigenze di ricerca dei fondamenti.
La scienza è un semplice strumento operativo per prevedere gli eventi.
Qualcuno penserà che ce l’ho con la scienza: sbagliato.
Quello che sottolineo è che per la scienza l’effetto placebo semplicemente non dovrebbe esistere. Non può esistere.
La scienza, non essendo in grado di prevederlo o di