Perché tutto questo?

E' ora che lasci qualche memoria digitale di alcuni pensieri che mi accompagnano da tempo. Devo farlo altrimenti potrebbero essere sepolti da altra roba. La mia mente ha smesso di accumulare informazioni.
E' iniziato allora il processo di sostituzione dei contenuti della mia memoria invece del suo ingrandimento. Insomma invecchio. Lascerò qui traccia digitale dello scorrere del tempo e dei pensieri.

2012-03-14

Misteri della Luna (5/x)


A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi chi sono e in base a cosa affermo certe cose.
Beh, sono solo uno che guarda in giro e cerca anomalie.
Per me le anomalie sono forzature logiche, argomenti preconcetti o dogmatici, punti di vista derivati non da una ricerca interiore ma da un comodo affidarsi al giudizio altrui.
In pratica non sono mai d'accordo con le persone che mi circondano indipendentemente dalle opinioni o idee che esse hanno.
Se casualmente mi trovo d'accordo su un pensiero, ad esempio, posso esserlo per quel semplice pensiero ma quasi mai anche per il percorso che mi ci ha portato.
Non appena leggo qualcosa mi saltano alla vista e all'attenzione quelli che mi paiono vizi formali o logici delle argomentazioni. In pratica (mi sembra) mi accorgo se uno sta millantando informazioni semplicemente perché non mi tornano col mio modo di vedere che presuppone, di base e nel contempo, uno scetticismo molto solido, una fiducia nelle capacità intellettive di chiarire i fatti, una sfiducia verso la scienza intesa come organizzazione di uomini che cercano la conoscenza.
Beh, se questo è antiscientifico allora la scienza degli ultimi anni fa di peggio.
Io non ignoro per rigidità mentale fatti e teorie. Se vi sono dati che mi danno fastidio li affronto per ricondurre il tutto a una sorta di coerenza minima.
Purtroppo la scienza è fatta di uomini e come tale essa porta il marchio delle bassezze dei suoi partecipanti.
La mia idea di scienza è però un passo oltre Galileo (e anche un passo indietro in un certo senso). 
Ok per gli esperimenti di controllo. Ok anche alle considerazioni di Popper sulla falsificabilità.
La mia idea di scienza va oltre perché può contemplare anche lo studio "serio" sui maghi e sui poteri paranormali o sugli UFO
Io non credo a queste cose ma posso studiarle. Posso definirne la probabilità intrinseca.
La scienza invece, come esiste oggi, nega proprio che questi fatti si verifichino mentre dovrebbe semplicemente ammettere che non è il suo campo di indagine.
Non si può avere conoscenza scientifica di qualcosa di magico (ammesso che esista).
E' un paradosso, un non-senso. Semplicemente la scienza intesa come "matematica" non può indagare l'animo umano.
Con l'impostazione che ho non avrei alcun problema a disquisire su maghi e religione perché non uso esperimenti per provare le mie teorie.
Mi preoccupo solo della loro coerenza interna e del peso probabilistico che comporta aderire a una teoria.
Se vi dicessero che esiste un colpo di biliardo che dopo aver "spaccato" il triangolo iniziale di disposizione delle palline le riporta tutte esattamente a formare un nuovo triangolo (concedo anche che la disposizione delle singole palle sia diversa da quella iniziale) voi ci credereste?
Magari un tale colpo esiste, forse esiste per forza in una qualche dimensione o universo parallelo delle possibilità, ma se vi dicessero che dopo un tale colpo, al secondo colpo è successo ancora, VOI CI CREDERESTE ?
O se vi dicessero che una sera in un cinema si sono sedute 200 persone ed erano tutte donne (senza che vi siano circostanze particolari quali festa della donna, film d'amore, champions league, etc.), VOI CI CREDERESTE?
Non serve fare esperimenti per mostrare i vizi logico-probabilistici di una teoria.
Sono sempre più convinto che un esame rigoroso del peso probabilistico di una teoria basta da se a determinarne la vita o la morte.
Chiamatelo istinto, o freddo calcolo. Io lo trovo una mistura dei due e spesso ci azzecco (o cerco in giro finché non trovo dati che mi illudono che ho ragione). 
Con questo metro di indagine (coerenza e calcolo delle probabilità) si può arrivare a porsi almeno seri dubbi sull'efficacia e efficienza delle teorie attualmente in voga e magari chiedersi se esistano teorie alternative la cui impostazione sia, se non esatta, almeno più accettabile.
Se ora, armati di una tale impostazione, andate ad esempio a esaminare con un minimo di attenzione le teorie più in voga riguardo le frontiere più importanti dell'umana ricerca, troverete un tale ammasso di assurdi probabilistici che converrete con me che è molto più probabile che qualcuno abbia sparato una stronzata piuttosto che le cose siano andate come ce le raccontano.
Sapete quanti tipi di particelle elementari esistono? e quanti tipi di stelle? e quanto è complesso uno stupido aminoacido?
Una tale impostazione scettico-calcolatrice vi potrebbe far sentire come "stonate" alcune affermazioni scientifiche clamorose e, indagandoci su per quello che vi è concesso, scoprire che avevate visto giusto. 
Un esempio? Uno clamoroso? 
Eccovi un link in cui vi prego di ignorare ogni riferimento a polemiche o opinioni tra creazionisti e evoluzionisti. State solo alla "pars destruens" del post.
L'esperimento di Miller sulla creazione della vita dalla materia è una bufala! 
Alla faccia di Galileo e dell'idea di scienza!
Insomma, è spesso molto più probabile che qualche scienziato faccia carte false per la gloria (esempi di tal fatta ce ne sono a bizzeffe specie in campo dell'evoluzione) piuttosto che le cose siano andate contro la dura legge della probabilità.
E poi, se ci limitiamo ad accettare e ripetere quanto scritto da altri, senza metterlo mai in discussione, non ci sarà mai avanzamento della conoscenza.

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